giovedì 6 ottobre 2016

E ti pareva che...

...l''unica volta in 3 anni di permanenza a Perth vado in ospedale non è per me.
No,non era MacGyver.
A me hanno messo il braccialetto da malata con il mio nome e data di nascita, io ho dovuto aspettare 2 ore prima di andare nell'emergency room, ma il vero paziente era quell'esserino nel mio belly.
Madre Natura ha però deciso che non era adatto a vivere in questo mondo e il mio corpo ha eseguito il Suo ordine. In poche ore sono scomparse 8 settimane di felicità mista ad ansia e preoccupazione.

Come si fa ad essere così affezionati ad un esserino che nemmeno si conosce, mi chiedevo. Ebbene ora lo so.

Sto bene ora, anche MacGyver sta bene, ci siamo ripresi.
It wasn't mean to be, for now. Non doveva essere, per ora.

Sono "grata" al mio corpo di aver funzionato alla perfezione nel bene e nel male e sono felice di avere gli amici e i colleghi che ho.

Se però la prossima volta, Madre Natura, mi tratti bene te ne sarei grata. Grazie.
Sinceramente,
Lei&MacGyver

mercoledì 2 marzo 2016

Perth suburbs

Ecco il link ad un altro articolo scritto per DCCE: Perth luoghi dell'anima e non
Più che luoghi dell'anima descrivo velocemente alcuni sobborghi di Perth.
Buona lettura! 

Aggiornamenti

Il mio ultimo post "serio" è di quasi 1 mese fa...che vergogna. Sono viva e vegeta e in questo mese di assenza il titolo dell'ultimo post mi ha assillato: Non accontentatevi.
Sono proprio una di quelle che "predica bene, ma razzola male", veloce a giudicare le scelte o non scelte degli altri, ma non altrettanto a prendere decisioni che riguardano la propria vita. In particolare scelte lavorative.
Per un paio di settimane mi è stato imposto chiesto gentilmente di lavorare all'asilo, sotto una manager bossy, controlling e molto moody, con i bambini piccini picciò, facendo il turno di mattina prestissimo. Non era dove volevo stare, ma non c'erano alternative: mattina all'asilo e pomeriggio con i bambini grandi.
Settimane di lamentele, umore sotto le scarpe, indecisioni, sfoghi, pianti. Guardavo Gumtree e Seek (siti con offerte lavorative) ininterrotamente sperando di vedere l'annuncio di lavoro perfetto. Ero veramente convinta di lasciare quel lavoro! Le condizioni non erano (sono) ottimali, eravamo (siamo) tutte sotto stress e la disorganizzazione imperava (impera).
Io che avevo scritto un posto dal titolo Non accontentatevi mi stavo accontentando e non mi andava giù! L'ho scritto, lo penso, dovrei anche metterlo in atto,no? Non mi accontento, so di poter trovare di meglio, mi licenzio.
E invece non l'ho fatto, sono rimasta. Paura dell'ignoto? Si,tanta.
Mi sono "accontentata" di lavorare con colleghe che considero amiche nonostante la differenza di età, mi sono "accontentata" di lavorare con bambini dei quali conosco debolezze e punti di forza, mi sono "accontentata" di lavorare con una manager che è adorabile per quanto disorganizzata.
E ho imparato che se hai "tanto" è difficile prendere scelte radicali.
Ora sono dove voglio essere, ma sto ancora aspettando L'annuncio di lavoro con la "l" maiuscola.

In tutte quelle
settimane avevo un MacGyver che mi ripeteva di cercare altro, che posso trovare di meglio, che non mi meritano. Ha perfino perso un sabato mattina a fare una lista di tutte le mie competenze acquisite nei lavori che ho fatto e che sono spendibili su suolo australiano. Grazie Macgyver!

lunedì 22 febbraio 2016

Perth in breve, post su Donne che Emigrano all'Estero

Da un paio di mesi collaboro con Donne che Emigrano all'Estero, un bellissimo progetto in cui diverse donne emigrate in diverse parti del mondo raccontano la loro vita.
Qualche giorno fa ho scritto questo articolo su Perth.
Ecco il link se volete leggerlo: http://donnecheemigranoallestero.com/vi-presento-perth/

Mercoledì uscirà un nuovo articolo empre su Perth, ma questa volta mi focalizzaerò sui vari suburbs.

lunedì 18 gennaio 2016

Non accontentatevi

Settimana scorsa ho fatto una lunga chiacchierata con D. che si trova a Perth per lavoro. Che D. sia un mio ex è secondario, e no, MacGyver non faceva i salti di gioia, ma si fida. E soprattutto era a Gerdalton per lavoro ;)
Anyway...una chiacchierata prettamente su come vanno le cose a lui. Sono rimasta BASITA.

D. e R. si sposano quest'anno, hanno comprato casa da poco e progettano di allargare la famiglia a breve; D. ha un lavoro fisso che lo porta in giro per trasferte di lavoro, R. è entrata in graduatoria per insegnare (per ammissione di D. è entrata perchè a sua volta la madre era insegnante...), guadagna pochi Euro al mese (basti pensare che guadagnavo di più io facendo un tirocinio formativo...) e sta studiando una terza laurea per poter continuare ad insegnare la sua materia.
D. non si sposterebbe dall'Italia, ritiene che sia il posto più bello del mondo e che loro stanno molto bene dove sono.  Allora, sono molto contenta che stiano bene e che le cose si siano infilate per D.
A me però sembra che si stiano "accontentando". E mi chiedo: mi sarei "accontentata" anch'io se fossi rimasta dov'ero? Se non avessi scoperto che si può vivere con più tranquillità economica e sicurezza lavorativa mi sarei accontentata dei miei 1000 Euro al mese per 40 ore di lavoro?
Probabilmente si.
E allora mi rendo conto che sono cambiata tanto, veramente tanto e sono orgogliosa della donna che sono diventata.

E a tutti voi dico:
Scoprite altri modi di vivere e decidete cosa fa per voi. 
Mettetevi alla prova.
Non accontentatevi.







giovedì 7 gennaio 2016

Non è tutto oro ciò che luccica

Sono indispettita.
Diffidate da chi dice che in Australia è tutto un sogno e tutto funziona a meraviglia.
Di sicuro ci sono più possibilità, c'è spazio per nuovi business, ti puoi reinventare ed è facile rientrare al lavoro dopo una maternità o anche in età non più giovanissima. La burocrazia è snella ed efficente, molte cose si possono fare on-line o addirittura tramite posta senza avere alcun timore.

Da alcuni mesi a questa parte mi sto accorgendo di piccolezze che mi fanno affermare: "Allora anche qui funziona così!". Ore in più non pagate: la festa di Natale ufficialmente finisce 30minuti dopo il solito orario di lavoro? Chissenefrega, ti paghiamo le ore per cui sei in turno. Lavori 1h e mezza in più? Cavoli tuoi.  La compagnia ci manda a fare corsi di formazione every now and then, corsi tenuti durante le nostre ore off . Ok, perfetto, andiamo a fare questo corso pensando ai soldi in più nel conto in banca visto le extra ore che stiamo lavorando,no? NO, sbagliato, la compagnia paga il corso per te, mica vuoi che ti paghi anche le ore in cui fisicamente sei al corso?! Corsi per i quali non avrei MAI pagato di tasca mia.

Non va bene, ma ok, almeno socializziamo tra colleghe (quante chiacchiere mi sono fatta con una collega giapponese di un altro centro!).

Quello che mi indispettisce di più è completa disorganizzazione riguardo ai turni.
Negli ultimi 2 giorni sono stata mandata a casa perchè non c'era bisogno di me.
E questo accade perchè la manager spera di avere più bambini di quelli che hanno prenotato in anticipo e così mette in turno più staff che "non si sa mai".  Ebbene questo è il risultato: una Lei che si sente usata e poi buttata, poco considerata. E sinceramente mi sono sentita così per un anno intero in Italia e ne ho avuto abbastanza.
Onde per cui Lei oggi ha mandato un curriculum un'altra compagnia, per lo stesso lavoro, ma vicino a dove abita. E sta seriamente considerando l'ipotesi di rimettersi a studiare per ottenere un Cert III in Animal Companion. Che il suo sogno è poter lavorare con animali.




mercoledì 6 gennaio 2016

Prometto di...

...scattare più foto, per il blog, ma soprattutto per noi. Per poterci poi rivedere tra anni e ripensare a quei momenti;
essere più sociale (socievole lo sono già);
lamentarmi meno e agire di più;
occuparmi meno della casa e più della vita;
trovare un hobby;
continuare a ballare;
dedicare alcune ore al volontariato in un qualsiasi animal rescue centre;
capire cosa voglio fare da grande e lavorare per raggiungere l'obiettivo.

Quello che mi/ci aspetta è un anno importante e denso di eventi tra la luna di miele in Giappone in Aprile, richiesta della residenza permanente in Maggio e, chissà, magari un'aggiunta (umana) alla nostra famiglia...
Rimbocchiamoci le maniche e via che si parte!



 

lunedì 4 gennaio 2016

4 Gennaio

Dimentichiamoci la macchina che stamattina mi ha lasciata a piedi; dimentichiamoci i quasi 600$ per la riparazione della suddetta; dimentichiamoci la manager che ha insinuato che mi sia solo inventata una scusa per non andare al lavoro e facciamo gli AUGURI al mio McGyver! 
BUON COMPLEANNO!
Che oggi festeggia facendo la cosa che più preferisce fare: lavorare. Non c'è modo più bello per festeggiare il suo XXesimo anno di vita!


P.S: non è sarcasmo, McGyver sul serio ADORA il suo lavoro, lo ama talmente tanto che, se non avesse una moglie che lo costringe a stare a casa per spupazzarselo, andrebbe al lavoro anche il weekend e public holidays. True story.