martedì 17 febbraio 2015

Aussie kids

Sono stupita da quanto la pedagogia australiana sia differente da quella italiana!
Sto studiando per diventare Educatrice Qualificata e sono sorpresa dalla linea pedagogica!
Già da tempo ho notato quanto  sia il comportamento dei bambini che quello dei genitori nei loro confronti sia totalmente differente da quello che ho sempre visto in Italia. E parlo con cognizione di causa, non per sentito dire. Ho lavorato con bambini sia qui a Perth che in Italia e posso permettermi di fare un confronto. Opinione: POSITIVA!
Innanzitutto è tutto centrato sul GIOCO e gli INTERESSI REALI dei bambini. Le attività sono tutte centrate sul tema che si è scelto di sviluppare la cui durata varia a seconda dell'età e dello scemare dell'interesse dei bambini.I bambini non vengono indottrinati, ma vengono stimolati , adessere curiosi,  a chiedere e a ragionare. In questo modo sarà il bambino stesso che chiede di approfondire gli interessi.
Bimbi di 2 anni piangenti costretti a stare seduti al tavolo a fare dei collage da mostrare a mamma e babbo sono solo vaghi e brutti ricordi. Ah, genitori, non credete che vostro figlio di 2 anni sia un Van Gogh solo perchè ha appallottolato e poi incollato carta su un foglio creadno un fiore...sono stati gli educatori.

Molto spazio viene lasciato al gioco libero e al gioco all'aria aperta in tutte le condizioni climatiche, con o senza scarpe (la maggioranza dei bambini le toglie appena usciti dall'aula). OBBLIGATORI crema solare e cappello. I bambini vengono lasciati liberi di sporcarsi, giocare con l'acqua, infangarsi e insabbiarsi quanto vogliono. NESSUNO dice loro di "non correre, non sporcarti, non bagnarti, non sudare, stai attento, non toccare non fare questo,quello". Al massimo si dice al bambino di andare a cambiarsi i pantaloni,felpa, maglia, felpa, calzini e pure mutande perchè sono bagnati di capo a piedi.

Quando invecesi è costretti all'interno gli educatori preparano un paio di attività e lasciano i bambini scegliere a cosa giocare. E ovviamente quando si è finita l'attività si mette a posto, senza grida, prediche, preghiere, ricatti, i bambini mettono veramente a posto.

Poche, pochissime sgridate, nella room si sentono echeggiare "thank you" e "please" quando si chiede di fare o non fare qualcosa ("can you please walk inside?", "can you please wash your bowl?"). E spesso si chiede di fare qualcosa o cambiare ciò che si sta facendo perchè pericoloso/proibito, invece di ordinare cosa non fare ("hop down, it's dangerous" e non "don't climb up").

Riguardo al momento del pasto mi sento di spezzare una lancia in favore al sistema e dieta italiano (nonostante al nido venisse chiesto ai bambini di mangiare in 30minuti pasta, secondo con contorno e mela...). Al childcare, il nostro asilo, i pasti vengono preparati all'interno della struttura seguendo rigide regole sanitarie, ma prevedono un piatto unico spesso in quantità non sufficente a sfamare 30 piccole bocche affamate. Spesso quindi i bambini rimangono con la fame fino alla merenda del pomeriggio. Sulla qualità non mi soffermo (ho visto cose che voi umani...rabbrividisco!) perchè i bambini mangiano di TUTTO, ma sulla quantità avrei qualcosa da ridire. Ma non sono una nutrizionista per cui mi fermo qui sull'argomento cibo.

Argomento "sonnellino pomeridiano". I bambini fanno il sonnellino appena finito di mangiare, spesso ci sono bambini che ancora sono seduti a tavola mentre altri già ronfano. Vabbè. Ma soprattutto nessun bambino è costretto a fare il sonnellino. E che, da ex non-amante-del-sonnellino-pomeridiano, apprezzo veramente tanto. Mia mamma ancora racconta di quando le intimai di venirmi a prendere dalla scuola materna prima del sonnellino altrimenti mi sarei uccisa. Un po' melodrammatica, certo. E mi ricordo come se fosse oggi le lotte per dormire (quelle poche volte che sono rimasta a scuola) senza calzini o senza calze. No, nulla, si doveva dormire o con le calze o con i calzini. Tuttora detesto dormire con i calzini e ho costretto Mc Gyver^2 a toglierseli a letto. Son soddifazioni.
Comunque...i bambini che non vogliono dormire vengono intrattenuti con attivit non rumorose. Sembra semplice, ma intrattenere bambini di 2 anni per 2 ore cercando di non fargli produrre nessun suono non lo è.

Ogni childcare ha sia la propria cucina che la proprua laundry, lavanderia. Tutti i panni, lenzuola, asciugamani, tutto si lava in "casa".

Al childcare i bambini possono andare vestiti come vogliono (ho visto principesse, Elsa, Spidermen, fatine, pigiami, di tutto!), ma quando si comincia ad andare a scuola (dalla Kindy Room) devono indossare la divisa scolastica.

 Da qualche mese lavoro in un pre e post-scuola frequentato da bambini dai 4 ai 12 anni e spesso sento raccontare episodi di bullismo. Devo investigare di più.

Oggi mi sono sbizzarrita a scrivere questo post. La febbricattola che mi accompagna da ieri e impedito di andare al lavoro oggi pomeriggio mi ha ispirata.